Impegno per la Pace
Stefano Apuzzo, da giovane militante pacifista ha organizzato e partecipato a tutte le mobilitazioni contro la guerra e gli armamenti negli anni 80: contro i missili "Cruise" a Comiso, contro gli "Euromissili" e le testate nucleari di Reagan, contro le aggressioni militari di Carter e contro l'Apartheid di Botha in Sud Africa, fino alla mobilitazione per fermare le bombe di Bush padre sull'Iraq nel 1990, durante la prima guerra del Golfo.
Nel 1990 Stefano Apuzzo, Mario Righi, Monica D'Ambrosio ed altri eco-pacifisti, stendono dal Duomo di Milano uno striscione di 30 metri contro la guerra del Golfo.
In tutte queste occasioni, e con altri ambientalisti, si è distinto per azioni pacifiche ma eclatanti: petrolio versato davanti il Consolato USA di Milano, occupazione dell'Ambasciata americana e del consolato sud africano, occupazione delle linee aeree dei paesi belligeranti, cortei ed happening per la pace.
Da parlamentare, si è recato in missione ambientalista, di pace ed umanitaria in Gabon, Sahara occidentale, Eritrea ed Algeria.
Nel 1999, mentre imperversano i bombardamenti della Nato sulla ex Jugoslavia, con altri militanti Verdi, si incatena ai cancelli della base aerea Usa di Aviano, dalla quale partivano i caccia bombardieri.
Nel 2003, con la decisione di Bush junior di bombardare e devastare l'Iraq, rendendolo ricettacolo dei terrorismi e dei fondamentalismi di mezzo mondo, Apuzzo, Edgar Meyer ed esponenti di Gaia, espongono una copia dell'opera di Picasso, Guernica, dimensioni naturali ai Bastioni di Porta Venezia a Milano.
Dal luglio 2004, Apuzzo è Assessore al Comune di Rozzano con delega, tra le altre, alla Pace. In questa veste ha aderito e promosso all'implementazione, con i Comuni della Provincia di Milano, del Progetto di cooperazione internazionale con il campo profughi palestinese di Shùfat, alle porte di Gerusalemme. Il Progetto, che prevede aiuti concreti, supporto formativo, scambi culturali, supporto ai giovani e portatori di handicap e missioni di pace, è promosso dai Centri Rousseau di Milano. Il Comune di Rozzano è uno degli aderenti e promotori.
É l'ideatore e il coordinatore del Progetto "Africa in Rete" per il trasferimento tecnologico ai Paesi in via di sviluppo, un Progetto che crea ponti e che consente di sviluppare forme innovative di partecipazione e la cosiddetta e-democracy. Il Progetto è sviluppato dall'Associazione Amici della Terra Lombardia, Gaia Onlus e Pro Africa con il contributo della Regione Lombardia.
Il ruolo dell'Europa per la pace, lo sviluppo e la solidarietà
L'Europa alla quale lavoriamo è un continente di pace, che ripudia la guerra, il terrorismo e le sue logiche distruttive. Avremmo voluto leggere nella Costituzione europea il riflesso dell'articolo 11 della Costituzione italiana che recita "L'Italia ripudia la guerra...".
L'Europa dovrebbe dotarsi di una autonoma forza di interposizione per la prevenzione dei conflitti e di una politica estera di sviluppo civile, culturale ed economico, compatibile con l'ambiente e duraturo nei Paesi in via di sviluppo. Dovrebbe aprire in tutti gli Stati del Sud del Mondo e presso le proprie sedi diplomatiche "Ambasciate di pace" che promuovano la convivenza civile e la cooperazione allo sviluppo eco sostenibile anzichè il commercio ed i traffici di petrolio, armi, uranio, la rapina delle risorse naturali e gli interessi di lobby industriali ed armiere.
Nel 1990 Stefano Apuzzo, Mario Righi, Monica D'Ambrosio ed altri eco-pacifisti, stendono dal Duomo di Milano uno striscione di 30 metri contro la guerra del Golfo.
In tutte queste occasioni, e con altri ambientalisti, si è distinto per azioni pacifiche ma eclatanti: petrolio versato davanti il Consolato USA di Milano, occupazione dell'Ambasciata americana e del consolato sud africano, occupazione delle linee aeree dei paesi belligeranti, cortei ed happening per la pace.
Da parlamentare, si è recato in missione ambientalista, di pace ed umanitaria in Gabon, Sahara occidentale, Eritrea ed Algeria.
Nel 1999, mentre imperversano i bombardamenti della Nato sulla ex Jugoslavia, con altri militanti Verdi, si incatena ai cancelli della base aerea Usa di Aviano, dalla quale partivano i caccia bombardieri.
Nel 2003, con la decisione di Bush junior di bombardare e devastare l'Iraq, rendendolo ricettacolo dei terrorismi e dei fondamentalismi di mezzo mondo, Apuzzo, Edgar Meyer ed esponenti di Gaia, espongono una copia dell'opera di Picasso, Guernica, dimensioni naturali ai Bastioni di Porta Venezia a Milano.
Dal luglio 2004, Apuzzo è Assessore al Comune di Rozzano con delega, tra le altre, alla Pace. In questa veste ha aderito e promosso all'implementazione, con i Comuni della Provincia di Milano, del Progetto di cooperazione internazionale con il campo profughi palestinese di Shùfat, alle porte di Gerusalemme. Il Progetto, che prevede aiuti concreti, supporto formativo, scambi culturali, supporto ai giovani e portatori di handicap e missioni di pace, è promosso dai Centri Rousseau di Milano. Il Comune di Rozzano è uno degli aderenti e promotori.
É l'ideatore e il coordinatore del Progetto "Africa in Rete" per il trasferimento tecnologico ai Paesi in via di sviluppo, un Progetto che crea ponti e che consente di sviluppare forme innovative di partecipazione e la cosiddetta e-democracy. Il Progetto è sviluppato dall'Associazione Amici della Terra Lombardia, Gaia Onlus e Pro Africa con il contributo della Regione Lombardia.
Il ruolo dell'Europa per la pace, lo sviluppo e la solidarietà
L'Europa alla quale lavoriamo è un continente di pace, che ripudia la guerra, il terrorismo e le sue logiche distruttive. Avremmo voluto leggere nella Costituzione europea il riflesso dell'articolo 11 della Costituzione italiana che recita "L'Italia ripudia la guerra...".
L'Europa dovrebbe dotarsi di una autonoma forza di interposizione per la prevenzione dei conflitti e di una politica estera di sviluppo civile, culturale ed economico, compatibile con l'ambiente e duraturo nei Paesi in via di sviluppo. Dovrebbe aprire in tutti gli Stati del Sud del Mondo e presso le proprie sedi diplomatiche "Ambasciate di pace" che promuovano la convivenza civile e la cooperazione allo sviluppo eco sostenibile anzichè il commercio ed i traffici di petrolio, armi, uranio, la rapina delle risorse naturali e gli interessi di lobby industriali ed armiere.
Le "Ambasciate di pace" dovrebbero svolgere attività di monitoraggio delle situazioni a rischio, con la collaborazione delle ONG e del volontariato internazionale impegnati sul campo, per consentire interventi preventivi dell'ONU, dell'Unione e delle Agenzie di sviluppo (vedi la situazione del Ruanda, dell'Uganda, del Congo dell'Ethiopia e dell'Eritrea, dove i recenti massacri avrebbero potuto essere impediti).
I progetti impattanti sull'ambiente e sulle società che rispondono unicamente a logiche di profitto di lobby industriali, di politici corrotti locali e di multinazionali dovranno essere bloccati (vedi il caso dell'Argentina, dell'oleodotto in Ecuador e la devastazione delle foreste russe).
- Visite: 2063